AMICI O SEMPLICI CONOSCENTI? (3)
Un termine inglese, utilizzato con sempre maggiore frequenza, racchiude gran parte degli obbiettivi della nostra presenza nell’Associazione ma cela – al tempo stesso – degli errati convincimenti: LEADERSHIP.
Difatti, come abbiamo avuto modo di indicare nella precedente uscita «….la leadership lionistica non è uno stato di fatto bensì un esercizio costante delle proprie capacità di incidere sulla comunità …», è quindi un punto d’arrivo che si sposta più avanti ogni giorno e che mette duramente alla prova il nostro amor proprio e la nostra costanza.
Essere leader DEVE essere il punto di arrivo di ognuno di noi Lions, che dobbiamo impegnarci costantemente nell’imparare nuove cose, nel condividere le conoscenze acquisite e nell’aiutare gli altri a raggiungere lo stesso obbiettivo. Non conta il punto di partenza, non conta quali incarichi si è ricoperto, nessuno è leader per status. Si diventa leader con volontà e tanta, tanta curiosità che ci aiuta a comprendere gli altri e vedere le cose da punti di vista differenti, senza immobilismo e senza assiomi.
Coloro i quali, sbagliando si capisce, ritengono che l’essere il professor Tal dei Tali o aver ricoperto la carica di Presidente Talaltro sia sufficiente ad esprimere dei pareri vincolanti, sempre e comunque, e che il mancato rispetto di questi pareri significhi una mancanza di rispetto alle loro persone NON sono dei Leader né, tantomeno, dei Lions.
Al contrario costoro fanno danni a carico della loro comunità Lionistica (Club, Distretto, Multidistretto, eccetera) e pongono un’immagine sbagliata dell’intera Associazione che – al contrario – è fatta di persone volenterose e disponibili che – spinte da un’immensa curiosità – vogliono imparare a fare.
Se teniamo sempre presente questa spinta allora riusciremo ad essere leader sul lavoro, con la famiglia, gli amici e – quello che a noi interessa – nel Lions dove collaboreremo a sviluppare attività, a far crescere il Club, aiuteremo i soci meno curiosi ed incentiveremo l’interesse di sempre più nuovi amici.
Bill Gates aveva affisso nelle proprie aziende un vademecum che diceva (all’incirca):
Ogni persona nasconde un leader, basta farla venire fuori con poche regole:
- Essere competente
- Essere capace di entusiasmare
- Avere interesse per tutte le persone
- Non dare ordini ma consigli
- Essere maestri nell’arte della correzione
- Generare affetto e simpatia con gli altri
Fabio Panella